La SEO è una sorta di universo parallelo, e sebbene agli inizi del mio percorso professionale come Assistente Virtuale e solopreneur facessi tutto da sola, per cui avevo imparato qualcosa di SEO, col tempo mi sono accorta che non potevo fare tutto, anzi diventava controproducente perché a me ci sarebbero volute ore e ore di studio per fare qualcosa che invece potevo delegare a un professionista.

E proprio la SEO è una di quelle cose su cui ho deciso di non specializzarmi, per cui l’ho delegata volentieri. Al momento sono partita con una consulenza per uno dei miei siti, che ho affidato ad Amin El Fadil. Sono rimasta molto soddisfatta dal suo lavoro, professionale, preciso e accurato, e soprattutto dalla sua disponibilità e chiarezza nel trasmettere concetti di SEO che come proprietaria del sito, devo conoscere.

Ho deciso quindi di fare delle domande ad Amin, alcune delle quali sono state scelte a seguito di un sondaggio tra i miei lettori.

Cosa ti ha spinto a studiare SEO e diventare consulente?

E’ nato tutto con la mia passione per la scrittura: scrivevo per un blog e partecipavo a forum di settore. Dopo un po’, spinto dal fatto che avevo un certo pubblico, ho cominciato a creare siti e forum scoprendo presto che grazie alla SEO potevo avere tantissime visite da Google. Di qui poi nel tempo, visto che la passione per il web mi portava a stare tanto tempo al PC, ho cercato vari modi per monetizzarla e trasformarla in un lavoro vero e proprio, e dopo anni di Adsense e affiliazioni sono approdato a fare anche consulenza alle aziende.

Oggi mi occupo di consulenza SEO sia strategica che operativa per piccole e medie aziende e, più sporadicamente, liberi professionisti “illuminati”.

Si parla tanto di SEO e per mia esperienza, dalle richieste che alcuni clienti fanno, c’è una sorta di mito, come se fosse una bacchetta magica che porta un sito subito in prima pagina. Potresti spiegare ai non addetti ai lavori, cosa è la SEO e a cosa serve?

Non esistono bacchette magiche nella SEO come non ne esistono in altri sistemi di marketing. Esistono solo strategie ben ideate e tanto duro lavoro per trasformarle in risultati concreti.

La SEO per me è essenzialmente portare clienti o potenziali clienti da Google. Esistono centinaia di fattori e di approcci per portare a questo risultato, variano da caso a caso.

L’importanza della SEO è variabile da quante persone cercano su Google su un determinato argomento e quale valore economico si può creare da tali ricerche.

Ad esempio, non ha nella maggior parte dei casi molto senso fare SEO per un sito di una sola pagina, per landing e affini esistono canali di marketing che possono portare traffico in modo più immediato. Mentre per esempio per un e­-commerce o un’azienda che vende prodotti e servizi può dare un valore aggiunto molto molto grande e un ROI maggiore dei canali paid.

Cosa si può realisticamente ottenere con la SEO?

I risultati dipendono da tanti fattori: storico del sito, budget, concorrenza e validità del progetto. Direi che pragmaticamente lato SEO a lungo termine ottieni ciò per cui hai lavorato. Chi semina raccoglie.

Sicuramente un sito che è già valido e apprezzato potrà beneficiare in modo particolare della SEO rispetto a uno non competitivo sul mercato, per cui la SEO non potrà certo risolvere i problemi interni al progetto (vedi es. e­-commerce che non vendono per via dei prezzi fuori mercato). La SEO è un amplificatore del valore del tuo progetto online e offline. Se il valore del progetto è zero, qualsiasi sforzo porterà comunque allo zero.

Molte persone che hanno un blog usano un plugin (Yoast nello specifico) per ottimizzare i post che pubblicano. E’ sufficiente per un blogger che vuole migliorare la SEO o c’è qualcos’altro che si dovrebbe prendere in considerazione quando si pubblica un post?

Yoast da solo è un modesto aiuto tecnico in determinate operazioni, la SEO essenzialmente è (per me) creazione di valore differenziante rispetto ai concorrenti. Se vuoi eccellere, devi essere meglio degli altri, diverso, più veloce e persistente. Per un blogger, essenzialmente si tratta di avere contenuti migliori dei concorrenti ed essere autorevole nel suo settore.

Come migliorare la SEO interna dei siti, dove trovare i dati da leggere e come migliorarli?

Tutti i dati fondamentali sono reperibili tramite i tools di Google: in special modo la Search Console e Google Analytics permettono di scoprire problematiche e opportunità.

La SEO onpage dipende per gran parte dall’architettura del sito e dal linking interno. Una volta risolti gli eventuali problemi tecnici (velocità, errori 404, etc.), si passa a lavorare sul codice, schema etc. Infine,­ la ciliegina sulla torta: si lavora sui contenuti, che è l’ultimo anello della catena della SEO onpage, ma quello che in via definitiva può portare al vero successo di una campagna SEO, aumentando conversioni, reputazione e prestigio del brand.

Quali consigli potresti dare a una persona che è agli inizi e non ha ancora neanche comprato il dominio per avviare il suo sito?

Di scegliere un nome a dominio semplice e memorizzabile, trovare una nicchia non troppo inflazionata e soprattutto avere pazienza, i risultati richiedono tempo.

C’è uno strumento valido che gli esperti di Seo utilizzano per controllare che i loro siti web siano indicizzati bene?

Ormai il mercato è saturo di tools e strumenti, tanto che ogni giorno ne arriva uno nuovo. Personalmente oltre ai tools di Google a livello onpage uso principalmente Screaming Frog e Seo Tools for Excel, che mi permette di gestire i dati di diverse piattaforme su un unico foglio excel.

Ringrazio Amin e se pensi che si arrivato il momento anche per te di rivolgerti ad uno specialista, puoi trovare Amin cliccando qui: