Il lavoro in remoto è ormai una realtà: quando leggi che WordPress chiude gli uffici di San Francisco con 550 dipendenti e manda tutti a casa…a lavorare da casa, ti rendi conto che le cose stanno cambiando.

Per chi è subito pronto a ribattere con la classica “Eh,  ma in Italia… “, non ho la sfera di cristallo, ma secondo me anche in Italia le cose cambieranno e stanno già cambiando lentamente. Io ci credo e ci ho puntato, ed è da 7 anni che sono felicemente assistente virtuale.

Sono sempre di più le persone che mi contattano per sapere come iniziare, e per me è sempre un piacere poter contribuire alla diffusione di questa professione, perché cambiare il lavoro, o la forma in cui lavoriamo, può notevolmente migliorare la qualità della nostra vita.

I primi passi per diventare Assistente Virtuale

Proviamo a fare una breve carrellata. Non pretendo di esaurire l’argomento in un post, lo scopo non è quello di dare una soluzione completa in 1000 parole, ma almeno accennare, dare un’idea di quale sia la strada da seguire.

Cosa puoi offrire?

Questa è la prima domanda che dovresti porti. Cosa puoi offrire in base alle tue competenze, la tua esperienza e che sarebbe richiesto nel mercato. Il punto di incontro tra quello che puoi offrire e quello che il mercato cerca, è secondo me un punto spesso trascurato ed è un errore che rallenta l’avvio dell’attività. Succede che ci facciamo prendere dall’entusiasmo per qualcosa che ci piace e in cui siamo brave e non puntiamo al mercato giusto, non individuiamo la nicchia che sarebbe disposta a spendere per usufruire dei nostri servizi.

Studia il mercato

Questo implica che tu ti informi attraverso tutti gli strumenti disponibili online (blog, podcast, video); cerca di intercettare le conversazioni in tempo reale nei gruppi soprattutto su Linkedin. Raccogli questi dati e valuta quindi in base alle tue competenze cosa sta cercando il mercato.

Individua una nicchia: che servizi pensi di offrire? A chi pensi di offrire questi servizi? C’è domanda nel mercato nel quale pensi di offrire questi servizi, oppure stai pensando di vendere ghiaccio al Polo Nord?

Se vuoi lavorare anche con il mercato internazionale, estenderai la ricerca al mercato in lingua inglese, che è molto più vasto, ma c’è anche molta più concorrenza. Leggere gli articoli di altre assistenti virtuali ti aiuterà a farti un’idea sul mercato, ma sarai tu a dover approfondire lo studio cercando.

Formazione

Certamente la formazione ti aiuterà ad acquisire competenze, imparare strumenti e metodologie che da sola probabilmente tarderesti più tempo ad apprendere. Se non vuoi investire sulla formazione, puoi leggere tutto quello che c’è in giro sulla materia, oltre a questo blog e quello di altre assistenti virtuali italiane, in inglese c’è tantissimo materiale. Poi ovviamente devi decidere su che cosa in particolare specializzarti, che competenze acquisire o potenziare. In ogni caso, non è pensabile avviare questo tipo di attività senza formarsi.

Crea la tua presenza online

Se vuoi fare questo lavoro, devi farti conoscere. Anzi, riformulo: se vuoi fare questo lavoro, il modo più facile per avere clienti, per essere contattata e contrattata è quello di creare una presenza online tale da farsi conoscere.

Qualunque sia il tuo metodo di comunicazione preferito (scritto, audio, video), fallo! Esprimiti, comunica, fatti conoscere. Non puoi creare un sito e aspettare che i clienti vengano a visitarti, devi andare tu da loro attraverso la condivisione di informazioni utili e contenuti che risolvano dei problemi.

Le persone che visitano il tuo sito si chiederanno “Cosa c’è qui per me?” Cerca di rispondere a questa domanda dalla home del tuo sito, ma anche in maniera continuativa, tutti i giorni, attraverso i tuoi contenuti.

Una presenza online non può prescindere dai Social NetworkTi sembrerà ovvio, eppure non molto tempo fa, mi è stata posta questa domanda: “Posso fare l’assistente virtuale senza avere un profilo su Facebook?” Che dire?…Potere puoi, tutto è possibile, ma che fatica! Io non potrei immaginare di fare quest’attività senza usare i Social Network, che sono stati fin da subito una delle mie più grandi risorse.

Questi sono i primissimi punti che mi vengono in mente, ma se dovessi selezionarne solo uno, che secondo me è il punto di partenza per la nostra evoluzione personale e professionale, sarebbe: informati e formati.