Disclaimer: Ogni riferimento a persone esistenti o a fatti realmente accaduti è puramente casuale
Disclaimer 2: Anche se parliamo di assistenza virtuale, sono tipologie di clienti “universali” e quindi vale per quasi tutti i freelance o imprenditori che ogni giorno si trovano ad aver a che fare con “clienti difficili”.
Aggiungerei anche un terzo disclaimier: non considero la categoria di clienti che non pagano, perché non solo è terribilmente scontato, ma soprattutto ho una mia convinzione a riguardo, che è parte della mia filosofia e visione imprenditoriale: se il cliente non paga è colpa tua, perché non hai stabilito condizioni chiare fin dall’inizio, non hai chiesto il pagamento anticipato e in poche parole non ti sei fatta rispettare.
Ecco quindi quali sono le tipologie di cliente da evitare come la peste. E ovviamente usiamo il maschile, ma ci sono uomini e donne in queste categorie!
L’eterno indeciso
Hai presente quello che prima vuole usare Mailchimp, poi ActiveCampaign, poi Getresponse. O forse ancora non è il momento di mandare la newsletter, meglio iniziare con Facebook. Poi dopo un paio di giorni fare la newsletter diventa prioritario, quando ovviamente tu stai lavorando ai contenuti per Facebook.
E non parliamo della grafica, se per caso ti metti a “smanettare” quel tantino per dare una mano a creare contenuti grafici per i Social Media, o per la newsletter, con l’eterno indeciso può diventare un viaggio senza ritorno. “Facciamo giallo limone, no forse meglio verde mela, anzi perché non facciamo rosa shocking?”
Hai capito il personaggio, vero? Da parte nostra, è sempre importante stabilire condizioni chiare anche per la modalità di lavoro, e cercare il più possibile di prendere le redini, altrimenti un tipo di cliente così ti ruba anni di vita!
Il control freak
Altrimenti detto il maniaco del controllo. Quello che vuole che gli imposti un sito in WordPress ma non ti da gli accessi, per cui lo devi rincorrere, supplicare, ottenendo spizzichi e bocconi di informazioni per accedere a un 10% di quello di cui avresti bisogno, con il risultato che ci metti un giorno per configurare un plugin che avendo tutti gli accessi avresti potuto configurare in mezz’ora forse.
Il control freak è anche un po’ paranoico, diciamolo, quindi pensa sempre che tu lo possa fregare o gli possa fare chissà quale irreversibile danno, e lavorare con una persona così diventa davvero spiacevole.
L’assente
E’ il tipo di cliente che ti contatta con le migliori intenzioni, ma poi, vai a sapere perché, sparisce. E non parlo di chi sparisce dopo un preventivo, che ormai è diventato la pratica (no comment!) Parlo di quei clienti già acquisiti e che hanno quindi già pagato, che in un modo o in un altro non riescono ad essere presenti neanche il minimo necessario per permettere una collaborazione proficua per entrambi.
Nel momento in cui avresti bisogno di un feedback o di un’informazione per portare avanti un determinato task, semplicemente non ti rispondono, finché a un certo punto ti rassegni al fatto che è unicamente nel loro interesse, e se loro spariscono, beh, mettiti l’anima in pace!
Il sapientone
E’ un profilo molto specifico di cliente che, nonostante lavori in un ambito completamente diverso, siccome ha letto qualcosa o è stato a un evento digitale, oppure ha comprato un minicorso, pensa di sapere tutto del mondo online, di essere diventato megaesperto in strategie digitali, e quindi vuole dirti cosa fare.
Oppure, anche se non ti dice cosa fare, è costantemente lì a intervenire con i suoi suggerimenti su quale strumento utilizzare, perché ha visto un video di qualcuno che lo suggeriva.
La collaborazione con un cliente di questo tipo può diventare difficile perché i ruoli si vanno a interporre e soprattutto, tu come professionista ti senti giustamente poco valorizzata perché la tua expertise viene messa in discussione. Ricordiamo che l’assistente virtuale non è una segretaria a cui si dice cosa fare, ma una professionista specializzata che aiuta il suo cliente, consigliandoli cosa e come fare per ottimizzare la sua attività.
Il disorganizzato
O disordinato, o caotico, o casinista, il tipo è sempre quello e che Dio ce ne scampi e liberi. Va bene che come assistenti virtuali e virtual office manager una delle nostre missioni principali è portare ordine nella vita lavorativa dei nostri clienti, ma a tutto c’è un limite.
Il disorganizzato ha alcune delle caratteristiche dei profili menzionati precedentemente: cambia idea, non ti dà gli accessi, sparisce, e soprattutto non vuole essere organizzato. Lui è felice come una Pasqua nel suo caos, non vuole essere salvato, vuole continuare ad essere disorganizzato e vuole travolgerti nel suo caos. Ok, forse non vuole proprio travolgerti nel suo caos, ma inevitabilmente lo farebbe, perché un cliente di questo tipo non è proprio gestibile.
Sono curiosa di sapere se anche tu hai avuto esperienze con clienti di questo tipo, o magari con altri che hai voglia di condividere con noi nei commenti!